Pio e Tito Toso

Pio e Tito Toso sono fratelli e nascono a Venezia rispettivamente nel 1973 e nel 1971.

Il marchio Pio e Tito Toso: quale è la sua storia?

I due fratelli Toso si laureano in architettura a Venezia nel 1998. Nel 1996 aprono insieme lo studio di progettazione PIO&TITOTOSO.

Lavorando nel campo dell’architettura, i due realizzando numerosi progetti sul territorio nazionale ed internazionale e partecipano a vari concorsi. Nel campo dell'arredamento e del design di interni, invece, collaborano con alcuni dei marchi specializzati più famosi, lavorando con le ditte più qualificate, tra le quali: Artemide, Foscarini, Leucos, Venini, Vistosi per l’illuminazione e Alessi, Colombo design, Guzzini, Metalco, Segis, Rossi di Albizzate, Frighetto e Fly Line per l’arredo. L'attività creativa dei fratelli Toso spazia in diversi ambiti e i due progettano anche stand, esposizioni, negozi, uf­fici e magazzini per diverse ditte, curandone l’immagine e la grafica. In marchio Toso è sinonimo di estro, creatività e qualità e negli anni è diventato famoso , portandosi a casa diversi riconoscimenti, fra i quali: Design Plus 2016, Red Dot Design Award 2015, Red Dot Design Award 2012, Good Design Award 2009, selezione I.Dot 2006-2007, Young & design 2005. Pio e Tito Toso, infine hanno partecipato a diverse mostre in Europa e Stati Uniti.

Il design Toso: quali sono le caratteristiche più importanti del suo stile?

Da ragazzi, Pio e Tito Toso sognavano di fare gli architetti in Australia, di lasciare Venezia e di dare un nuovo impulso alla predisposizione creativa ereditata dalla loro famiglia di origine. Il nome "Toso" infatti è legato da generazioni all’arte della lavorazione del vetro. Un nome ingombrante e difficile da portare, il marchio di una azienda fondata dal tris-nonno dei due architetti nel lontano 1854 che viene riconosciuta da tutto il mondo come innovativa nell'arte. Toso, infatti, nella metà del XIX secolo, risollevò le sorti di Murano e delle tante fabbriche di vetro entrate in crisi dopo la caduta della Serenissima Repubblica di Venezia.

Ma attualmente i fratelli Pio e Tito Toso hanno ancora molto a che fare col vetro nella loro attività di designer esercitata nella provincia di Treviso. Il design costituisce una scoperta ancora oggi quasi casuale che li porta, con successo, su strade sempre più differenziate. “Nostro nonno” raccontano i fratelli architetti nelle loro interviste, “soffiava e disegnava oggetti e lampadari in vetro. Anche nostro padre se ne occupava come disegnatore. Fin da piccoli abbiamo ‘respirato’ la vita in vetreria e il vetro ci è entrato presto nel cuore e nella testa in modo naturale".

Nell'azienda di famiglia, i due si sono confrontati con cinque secoli di storia, di ricerca, di intelligenza e di sperimentazioni che hanno portato al massimo sviluppo le tecniche dei maestri vetrai, in grado di esprimere con immediatezza la trasparenza, i colori e i riflessi di questa materia magica. Una volta conseguita la laurea in architettura a Venezia e realizzati vari progetti dentro e fuori i confini nazionali, i fratelli Toso hanno esordito anche nel mondo del design, prima disegnando oggetti in vetro per il padre, poi progettando arredi per piccole aziende del Veneto. “Abbiamo finito per innamorarci del lavoro del designer” spiegano i due fratelli nelle loro interviste per riviste specializzate, aggiungendo “in particolare, della possibilità di intervenire nel processo che porta dall’ideazione alla realizzazione del prodotto”.

Il desiderio ad applicare in questo settore le loro conoscenze sul vetro nasce nei fratelli Toso quasi spontaneo, così, all’inizio del Duemila, arrivano i primi progetti per Foscarini e Artemide che faranno loro da apripista alla collaborazione con altre major del design italiano. Stile Toso: in cosa si differenzia? Nel progetto domestico, i due fratelli posseggono un asso vincente: a differenza delle proposte di tanti altri designer, i loro prodotti sono pensati già all’origine per essere fatti in vetro; questo vuol dire che  l’utilizzo della materia viene ottimizzato in termini di fattibilità, costi, industrializzazione, traducendo infine tutto in emozione e poesia.

In questo disegno però è importante attualizzare il linguaggio della materia, ovvero dare un senso contemporaneo a tecniche e lavorazioni di origine antica. A dimostrazione di questa aspirazione ci sono due nuovi prodotti firmati Toso e presentati da questi geniali fratelli lo scorso aprile a Milano: la lampada Meteorite e la collezione di oggetti per la tavola Grace che si sono visti sopra. 

Quale eredità progettuale ed architetturale lasceranno alle generazioni future?

Da quanto sopra, emerge che lo stile di product design dei fratelli Toso è innovativo, moderno, e che la tradizione viene ripresa per essere agganciata ai nuovi modelli di lampade e a nuove tecnologie di lavorazione del vetro. Il tutto per rendere un servizio al consumatore attraverso la creazione di prodotti efficienti e funzionali, ma anche incredibilmente belli ed eleganti come le straordinarie lampade. E' indubbio quindi, che la principale eredità che Pio e Tito Toso lasceranno alle future generazioni di designer riguarderà proprio la straordinaria capacità di fondere tradizione e innovazione, nonché la voglia di sperimentare e di creare oggetti esclusivi.