Cucina

Quali tipologie di ambienti per cucine conosciamo?

La Cucina “Minimal”

E’ una tipologia molto diffusa e  popolare di cucina componibile: questa è infatti la cucina più universale, quella più versatile e che meglio si adatta ad ogni stanza e al gusto di ogni padrone di casa.

La cucina Minimal è caratterizzata, come dice il suo stesso nome, da linee pulite e dalla sobrietà dello stile. I colori sono quasi sempre tenui e delicati e i materiali scelti non lasciano quasi mai spazio all’estrosità o all’ostentazione del lusso. In questa tipologia di cucina è la praticità a farla da padrona e i criteri di progettazione sono quelli che tendono a prediligere questa specifica qualità. 

Le caratteristiche della cucina minimal sono i materiali: acciaio, laminato, legno laccato, ante prive di maniglie, assoluta mancanza di ornamenti. Come sostenevano moltissimi degli architetti, che nel ‘900 hanno dato un senso alla parola “design”, il vero esercizio di stile deve essere perseguito col “togliere” e non con l’aggiungere il superfluo, nei progetti che si realizzano.

Questo ragionamento, nell’arredamento di una cucina, può trovare la sua massima espressione: ciò che serve davvero nell’arredare una cucina, è soprattutto pensare alle funzioni che quest’ultima deve avere ed a come si potrà abitare l’ambiente una volta alleggerito. Le moderne cucine di gusto minimalista impiegano i materiali più resistenti, come ad esempio il “laminato”, una delle finiture più diffuse, sia per suo ottimo rapporto qualità- prezzo, che per la sua facilità di uso e di manutenzione.

Se c’è una caratteristica tipica della cucina minimalista, questa è senza dubbio l’assenza di maniglie. Il particolare rispecchia perfettamente la filosofia che sta dietro a questa tipologia di stile il quale, nella continua ricerca di semplificazione, ha portato i designer a escogitare i più funzionali metodi di apertura, che potessero fare a meno di apporre pomelli o maniglie alle ante dei mobili. 

Per ottenere questo scopo si utilizzano delle comodissime “gole” incassate nelle scocche dei mobili, le quali consentono di poter afferrare posteriormente le ante in modo da aprirle. Le gole sono un particolare quasi imprescindibile della cucina minimalista e per questo ne esistono di tantissimi tipi: in acciaio o in metallo laccato, di forma piatta o concava, ve ne sono di quelle applicate alle scocche dei mobili e di quelle invece inserite nello stesso spessore delle ante.

Tante versioni insomma che si accomunano in un solo e unico scopo: quello di “pulire” le linee dei mobili da cucina.

La Cucina “Officina”

Quando si acquista una nuova cucina vanno valutati parametri come: spazio a disposizione, spesa sostenibile, stile di vita e gusto personale, nonché lo stile di arredamento complessivo della casa.

L'aspetto estetico di stile serve per esaltare una certa personalità della cucina, ed evitare di cadere nell'anonimo. Una delle tendenze più in voga per l'arredo delle cucine, in questo momento è quella del “vintage”, una moda che attraverso delle accurate rivisitazioni stilistiche cerca di nobilitare il gusto per il “recupero”. La cucina “officina” sintetizza bene questo tipo di tendenza.

Negli ultimi anni si sono visti infatti arredi in “stile industriale” messi insieme soprattutto grazie alla raccolta di numerosi oggetti di modernariato provenienti dagli uffici o direttamente dal mondo produttivo. Lo stile “officina” non è altro che una precisa branca di questa corrente che caratterizza alcune tipologie di cucine moderne.

Chi ricorda come sono le officine di qualche meccanico, potrà senz’altro ritrovare nello stile della cucina “officina” i colori scuri del ferro (declinato sia nella sua versione antracite naturale, sia in quella ruggine), contrastati dai colori chiari del legno (di solito i legni “duri” come il faggio ed il rovere), tenuti insieme dall’ordinato disordine dei mobili accostati senza apparente legame stilistico, nonché dalle ampie scaffalature e dalle maniglie piuttosto evidenti, poste a servizio dei comodi e capienti cassetti. Dettagli tipici proprio di una officina. 

Le cucine industrial tipo "officina" sono particolarmente indicate per un ambiente urbano od extra urbano ristrutturato (come nel caso dei tanti loft sorti in tutte le città grazie ai cambi di destinazione degli edifici produttivi) o come in qualche nuova costruzione edificata con i più innovativi concetti ecocompatibili.

Appare un ottimo abbinamento quello di una cucina “Officina”, magari dotata di un bel set di elettrodomestici color nero antracite, con un’ampia abitazione dotata di una moderna ed ecologica struttura in ferro e legno, dal gusto un po’ retrò.

La Cucina “Living”

Il connubio fra cucina e soggiorno attualmente è una soluzione di arredo molto diffusa. Le case di ultima generazione si prestano perfettamente a questo tipo di filosofia abitativa: quando la cucina si affaccia su un’altra stanza, la sua progettazione deve infatti rispondere a esigenze diverse rispetto un open space. 

La composizione di una cucina di questo tipo, richiede un progetto dettagliato che consenta di valutare l’ambiente nella sua duplice veste: quella di luogo dove si preparano e consumano i cibi e quello di luogo della “convivialità”, dove la famiglia si riunisce e vive la maggior parte della giornata.

Nella cucina "living" è dunque necessario coniugare in maniera ottimale, momenti di vita e di utilizzo degli spazi vitali, molto diversi fra di loro. La cucina “living” si sviluppa quasi sempre in uno spazio unico, privo di qualsiasi separazione, oppure aperto solo quel tanto che basta per rendere l’ambiente assolutamente libero da impacci visivi.

La posizione degli impianti, cioè tutti quegli attacchi necessari agli allacciamenti della cucina componibile, vengono solitamente raccolti in uno spazio delimitato e ben preciso della stanza dove saranno posizionati gli elettrodomestici e tutti gli altri attrezzi.

Tutto il resto, sia ciò che riguarda il consumo dei cibi che le altre attività giornaliere, viene di solito disposto di conseguenza al posizionamento della cucina, anche il tavolo da pranzo. 

La cucina living è essenzialmente lo spazio ideale per la vita in comune, nella quale il moderno focolare domestico è diventato spesso il televisore, fulcro essenziale della stanza, dal quale spesso dipendono le posizioni di tavolo, sedie e salotto.

La collocazione del televisore è infatti uno degli aspetti da tenere in principale considerazione quando si progetta una cucina-living. La tv non è più al giorno d’oggi un semplice elettrodomestico, ma comprende tante funzioni che si devono perfettamente integrare con il resto dell’ambiente. Per progettare una cucina living si devono dunque essenzialmente tenere presenti gli spazi a  disposizione ed iniziare a suddividerli idealmente in tanti ipotetici ambienti, quanti sono gli usi che si prevede di fare della stanza in questione.

Se ad esempio si pensa di aver bisogno di un grande piano d’appoggio, sarà necessario immaginare subito il posizionamento di un’isola o di una penisola che possa essere utilizzata comodamente a questo scopo. Se invece, al contrario, sarà per noi più importante possedere un tavolo da pranzo molto grande e capiente dove poter ospitare numerosi commensali, bisognerà dimensionare la cucina componibile riducendola magari in tutti quegli spazi che risultino inutili.La cucina living va dotata di una buona cappa aspirante per assorbire fumi e odori ed evitare che invadano la zona "soggiorno".

Se ben strutturato ed organizzato, questa cucina rappresenta lo spazio preferito da tutti i componenti della famiglia perché è il luogo dell’uso molteplice e simultaneo; il posto in cui si può cucinare in compagnia degli amici senza abbandonarli da soli nella sala da pranzo, l’ambiente in cui si può cucinare e mangiare contemporaneamente, ma è anche il luogo in cui i genitori, possono continuare a parlare con i figli, anche mentre quest’ultimi stanno magari giocando con qualche videogioco o studiando sul tavolo da pranzo.

La Cucina “Informale”

Le cucine informali sono le cucine dei Millennials, quella generazione di persone che oggi, vuoi a volte per la poca disponibilità economica, vuoi per il desiderio di “dissidenza”, tipico di ogni giovane generazione che si rispetti, preferiscono arredare la propria cucina nella maniera più “libera” possibile, senza sfociare nel disordine o nella rozzezza.

Elettrodomestici da appoggio “a vista”, vani a giorno dove riporre in “ordinato disordine” ogni tipo di suppellettili, maniglie evidenti e funzionali, colori sobri o sgargianti a seconda del gusto e delle esigenze, sono le caratteristiche più peculiari di questo modo di arredare la propria cucina.

La cucina informale è giovane e dinamica e risulta perfetta per un loft.  Si tratta di “comporre” con maestria un insieme di elementi d’arredo, quasi sempre acquistati in fasi successive, che devono creare un effetto d’insieme molto definito, anche se scomposto.

La cucina “informale” per questi motivi può sembrare la tipologia di cucina più facile da progettare, in realtà non è così, prima cosa perché non esistono ovviamente regole definite e secondariamente perché è molto facile sbagliare gli abbinamenti. C'è varietà di materiali e colori: si può spaziare dal bianco delle sedie in stile ‘900 e delle gambe del tavolo, al legno di olmo in tinta scura delle ante della cucina.

Si può passare poi dall’acciaio delle maniglie e dello zoccolo, al color pietra naturale del top della cucina. Si può accostare il contrasto delle rudi lampade di tipo “industriale”, con l’eleganza e precisione delle linee di un forno elettrico. Anche l’oggettistica, che può sembrare posizionata in maniera puramente casuale, nella "cucina informale" segue una sua filosofia.

I quadri possono essere in parte poggiati in terra, pochi sono appesi, però hanno tutti lo stesso stile e gli stessi colori. Il tappeto è meglio “consumato”, magari in stile vintage, ma il suo colore deve intonarsi perfettamente a quello del pavimento e del tavolo. Persino gli infissi, il corrimano e la scala seguono la loro precisa filosofia inserendosi, con il loro colore ferro grezzo, egregiamente in questo complesso contesto.

La Cucina “Sobria e funzionale”

Ci sono ambienti in cui l’arredamento delle stanze deve per forza seguire dei precisi criteri estetici. Questi canoni sono spesso dettati dalla struttura e dalla conformazione della casa stessa. In un appartamento cittadino “classico”, in cui sono presenti elementi architettonici di rilievo, come il camino e le travi in legno a vista, abbinati a rifiniture molto particolari come il pavimento in maiolica antica, è molto difficile arredare una cucina se non con uno stile molto sobrio dalle linee “classiche” ma rigorose.

L'arredamento della cucina "sobria e funzionale" deve seguire un gusto moderato ed equilibrato. La scelta appare dunque abbastanza obbligata: una cucina dotata di anta a telaio magari abbinata ad un bellissimo tavolo moderno e minimale in legno massello di rovere antico. In questo “gioco di ruolo” ogni elemento deve trovare la sua esatta collocazione e i colori, per esempio, sono davvero basilari.

Sobrietà significa moderazione, serietà, severità, per questo è importante, quando si decide di arredare una cucina con questo stile, utilizzare dei colori adeguati come lo sono ad esempio i colori “della terra” come il marrone, il beige, il canapa, lo Juta.

Molto versatile è anche il color tortora molto chiaro, leggermente tendente al “Panna”, che si intona perfettamente con le tonalità di altri mobili. La scelta dei colori in una cucina deve seguire infatti dei criteri che tengano ben presenti numerosi fattori, e non solo prettamente estetici. Uno fra questi è sicuramente la luminosità della stanza e le tonalità delle sue rifiniture.

Un pavimento molto scuro, andrebbe sempre abbinato, ad esempio, con degli arredi molto chiari; in una stanza molto luminosa questa regola può anche essere ignorata in modo da comporre un insieme più armonico. In quest'ottica, si può utilizzare una cucina sobria, collocandola in un’architettura molto ricca e lussuosa.

La sobrietà può servire come abbiamo detto a stemperare, ma può rappresentare anche l’occasione per rendere più comodi e funzionali degli ambienti. La cucina sobria è infatti per sua stessa natura molto comoda e funzionale.

In presenza di un ambiente in muratura che lo consenta, la zona contenimento può essere incassata nella stessa parete principale della stanza attraverso l’utilizzo di una nicchia esistente. In essa si può posizionare la colonna forno accoppiata ad una grande colonna con frigorifero ad incasso, in modo da ingombrare il meno possibile.

Nella parete accanto alla finestra troverà invece spazio il piano di lavoro funzionale, il quale potrà contenere il piano cottura, il lavello ed una capiente lavastoviglie. Tutto deve essere considerato e ideato seguendo dei principi di sobrietà molto chiari ed evidenti, senza lasciare spazio ad orpelli o a decorazioni inutili. Perfino il piano di lavoro, dovrà rispettare lo stile del contesto di arredo e di struttura della cucina. 

La Cucina moderna “angolare”

Nel mondo delle cucine moderne, secondo le attuali tendenze architettoniche, quando si ha la necessità di dedicare alla zona cucina uno spazio sufficientemente grande, si preferisce quasi sempre pensare ad arredare lo spazio su due lati contigui. E’ per questo motivo che la cucina angolare è la più comune nelle case moderne. Ma c’è anche una ragione di carattere prettamente pratico: la cucina angolare è considerata fra le migliori a livello ergonomico: il cosiddetto “triangolo ergonomico” della cucina.

Si tratta di una disposizione di arredi funzionali che consente il miglior utilizzo della cucina componibile moderna. Per ben comprendere di che cosa si tratta basta immaginare un triangolo i cui angoli corrispondono ad ognuno degli elementi funzionali della composizione angolare: uno verso la zona cottura, uno verso la zona lavaggio ed uno verso la zona frigo/dispensa. Se si riesce ad immaginare questo triangolo è facile capire perché quella “ad angolo ” è una delle versioni di cucina preferite e più di successo.

Nella cucina angolare tutto è più semplice, funzionale e esteticamente giustificato. C’è il lato dove si può lavorare e preparare i cibi, quello destinato alla cottura, quello adibito al lavaggio delle stoviglie e quello dove riporre le stoviglie e gli alimenti a lunga conservazione. La zona cottura si trova di frequente suddivisa in due parti, una dove ha spazio il piano cottura ed una per il forno.

Questa sorta di sdoppiatura è dovuta al fatto che è sempre più comune mettere il forno, non in posizione bassa, sotto il piano cottura, bensì in alto, in una posizione più comoda, che eviti di chinarsi. A questo scopo è quasi sempre utilizzata la cosiddetta “colonna forno” che è un tipo di mobile molto funzionale che permette di inserire il forno in posizione appunto “rialzata”, creando allo stesso tempo due ampi volumi sopra e sotto per eventuali credenze e sportelli in cui riporre oggetti e stoviglie.

Tali volumi, grazie alla loro profondità sono considerati molto utili per riporvi teglie e pentolame, nonché tutto ciò che di più voluminoso è presente fra le suppellettili presenti in cucina. Una peculiarità molto apprezzata e gradita della cucina angolare, infatti, è proprio l’ampio contenimento che essa permette. I contenitori possono essere bassi e alti, predisposti sotto forma di “basi” o di “pensili” ed in ogni tipo di colonna.

In una cucina angolare tipica, lo spazio contenimento può essere addirittura ampliato attraverso un’isola centrale che, messa in mezzo al posto del tavolo permette di sfruttare addirittura anche questa parte di stanza con un mobile contenitore. Fino a qualche anno fa, l’unico problema di “utilizzo dello spazio” era paradossalmente dovuto proprio alla scelta di posizionare ad angolo i mobili della cucina.

Per quanto riguarda i pensili, in realtà questo problema non esisteva, perché grazie alla loro ridotta profondità (quasi sempre 33 cm circa) risultava abbastanza facile utilizzarli anche angolarmente. Nel discorso relativo alle basi invece, questo uso rappresentava un vero e proprio problema a causa della ampia profondità (60 cm) che i mobili bassi da cucina hanno.

Negli ultimi anni invece, sono stati per fortuna inventati dei comodissimi cestelli estraibili che, grazie a dei meccanismi a volte anche molto sofisticati, permettono l’utilizzo delle basi angolo fino all’ultimo centimetro. Un altro ottimo motivo, dunque, per preferire una cucina angolare capace di donare ad ogni ambiente cucina, una grande funzionalità unita ad una buona estetica.

Per approfondire il tema riferito all'ambiente della cucina vi invitiamo al nostro blog.